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Quando L'IMPENSABILE è IRRAGGIUNGIBILE da ENRICO Carmellini si FERMA: per SODDISFARE le Sue ESIGENZE!

CARATTERISTICA DELLA PAGINA: ISTRUTTIVA!

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mtb-elettriche.it: dall'eccellenza in su

Sistemi di ri-SALITA, FUORI DELL'ORDINARIO... & BELLI!

Nella MALAUGURATISSIMA ipotesi per la quale dovesse scordare il nostro MARCHIO SUESPOSTO, CI POTREBBE TROVARE COMUNQUE con i MOTORI DI RICERCA, inserendo il cognome "CARMELLINI", AFFIANCATO A: bici, biciclette, biciclette elettriche, Mountain Bike, costruzione di bici, vendita di bici, bici da 250 Watt, biciclette da 250 W, bici da 250 W.... ecc.

Se dovesse scordare il nome del nostro sito, sui MOTORI di RICERCA, digiti: -BICI(clette) CARMELLINI, oppure E-Bike Carmellini, BICI ELETTRICHE ad Arco (TN)…… ecc.!

 

 

Per qualsiasi informazione NON esiti a contattarci; anche FUORI ORARIO! SIAMO AD ARCO (TN)! L'INDIRIZZO completo e i nostri dati, sono sempre IN FONDO a TUTTE le 24 PAGINE! Telefono dell'OFFICINA (preferibile): 0464 516408, in subordine, 338 35 64 425. VERSO LA FINE di ciascuna delle 24 PAGINE di codesto SITO, troverà IL MODULO PER INVIARCI una MAIL!

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mtb-elettriche.it: dall'eccellenza in su

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mtb-elettriche.com

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I MIEI mezzi di trasporto, Scooter e Bike? Sì, HANNO IL MOTORE ELETTRICO e mi sposto spendendo POCO!!!

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In FONDO, a ognuna delle 26 PAGINE che costituiscono il SITO, c'è il MODULO per inviarci una Email in AUTOMATICO.                      Mille grazie da Enrico CARMELLINI.

TELEFONO e Fax: 0464 516408; in subordine 3383564425

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sia per l'UTILIZZATORE che per le RISORSE ambientali!

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Perchè dovrei PENSARE di convertirmi alla "Mobilità Elettrica SOSTENIBILE", attuata con MOTO e BICI; sarebbe opportuna anche per i MIEI spostamenti???

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La storia, maestra di vita, si ripete: CICLICAMENTE!

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Auto elettrica del DICIANNOVESIMO secolo

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Acquistino un'autovettura con il gancio di traino: in previsione del PORTABICI.

"Per raggiungere la vetta la MIA E-Bike è perfetta"!

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Nel lontano 1832, un imprenditore scozzese di nome Robert ANDERSON, inventò la prima e rudimentale carrozza elettrica.

Il mondo dell'automotive subì da allora un progresso sempre maggiore, con il raggiungimento di molteplici record, dato che l'autonomia e le prestazioni dei motori endotermici (a combustione interna), per l'epoca non erano all'altezza di erogare quanto richiesto.

Nel 1899 un'auto elettrica SUPERO' 110 km/h in una competizione!!!

All'inizio del 1900 i veicoli elettrici sulle strade americane erano molto popolari, tanto che a New York ci fu addirittura un'intera compagnia di taxi che utilizzava auto elettriche, con un'autonomia di quasi 40 km.

Alla fine del DICIANNOVESIMO SECOLO il motore a "CICLO OTTO" (a benzina), suscitò l'attenzione di imprenditori e petrolieri, che ne decretarono un rapidissimo, incredibile sviluppo. Sancendo così il decesso repentino dei gloriosi esperimenti con la corrente sino ad allora via via prodotti, anche emblematici di un notevole successo, come si evince dalle prestazioni sopra acclarate. 

Quello che nel 1832 da pionieristico si era sviluppato per garantire un futuro alla mobilità, fu travolto impietosamente da un'altra tecnologia (inquinante) e ora l'elettricità assurge nuovamente al ruolo "D'INTERESSANTE", dato che stiamo ammorbando in maniera eclatante, in primis i nostri polmoni, poi l'ambiente, ma in estrema sintesi, tutto il globo terracqueo.

Il mondo della meccanizzazione A DUE RUOTE è parte integrante, sostanziosa e sostanziale di codesto concetto e recepisce, per le ESIGUE MASSE da smuovere RISPETTO alle AUTOMOBILI, una tecnologia PRONTA, SUPERCOLLAUDATA, disponibile, opportuna, calibrata quasi a misura, per l'entità dell'energia elettrica ACCUMULABILE ai giorni nostri.

QUESTO MONDO E' IN CONTINUA CRESCITA!

Sostanzialmente per il fatto che l'accumulo di corrente possibile e ottenibile, con volumi, pesi, costi di gestione odierni, si attanagli perfettamente AI VEICOLI A DUE RUOTE.

La corrente che si riesce a racchiudere in quelle "scatole" che la erogano che sono le batterie, è ancora troppo poca per un'ECONOMIA di gestione razionale di PESI TANTO IMPORTANTI, quali siano quelli delle AUTOVETTURE.

E' solo questione di tempo, qualche anno e anche le AUTOMOBILI avranno l'opportunità di contenere l'energia occorrente per spostamenti AMBITI e con una spesa ABBORDABILE.

INTANTO le MOTO e le BICICLETTE ELETTRICHE portano pregevoli vantaggi,  sia in termini di acquisto che di esercizio, nonchè di mobilità ispirata alla RAGIONE.

Una "BUONA DOMANDA" potrebbe essere:

- Io peso 75 chilogrammi e per MUOVERMI, per PORTARMI da una città all'altra per il lavoro o per altro, utilizzo (magari) un SUV dal peso di 25 quintali, ossia di....... 

2500 CHILOGRAMMI!!!

E' giusto ciò?

Quante volte "ci stanno", qual'è il rapporto tra i miei 75 chilogrammi di peso e i 2500 kg del mio veicolo che ADOPERO ABITUALMENTE per spostarmi?

Provo: 2500 kg : 75 kg  = a + di 33 VOLTE!!!???!!!???!!!???

E' giusto questo? E' SAGGIO? E' possibile? (QUESTO sì, perchè lo sto facendo!!!)

E' economico, è intelligente, rispetta il Prossimo e l'Ambiente, o sostanzialmente è un sintomo di mera arroganza?

Da una domanda di sintesi ne sono scaturite molte altre ed ecco che si avverte IMPROCRASTINABILE, UN INDIRIZZO DECISO verso le DUE RUOTE ELETTRICHE, data ANCHE la vicinanza del peso del Conducente, alla massa preposta per la sua MOVIMENTAZIONE.

Quello che di fatto E' il SISTEMA più idoneo, complice la crisi, comincia a emergere: VITTORIOSO!!!

Fortunatamente ci stiamo RAPIDAMENTE abituando a un mezzo MUTO, ovvero silenziosissimo, senza cambio; i riflettori mondiali puntano l'attenzione sulle pertinenti gare, concept a iosa, per mezzi che si ricaricano con una presa di corrente e un trasformatore / raddrizzatore.

I MOTIVI PER PASSARE ALL'ELETTRICITA', si possono riassumere quantomeno in QUELLI SOTTOESPOSTI, molto validi e sanciti da una visione intelligente dei bisogni degli Utenti.

Metterei al primo posto, accantonando momentaneamente in un anfratto recondito il resto dettato dall'ingordigia umana, LA TUTELA DELL'AMBIENTE, l'ECOCOMPATIBILITA', "un mondo ECOSOSTENIBILE", di cui tanto si parla.

SI PARLA!!!

A  P  P  U  N  T  O !!!

I centauri, talvolta purtroppo, pensano di doversi esimere da codesta constatazione.

La moto rappresenta una passione viscerale,

fatta di rombo, pistoni, gas di scarico, inquinamento acustico oltre che ambientale.

La puzza di combustibile bruciato ne esprime il ricercato DISTILLATO e il BISOGNO; con cavalli esasperati e ginocchia al suolo, nelle acrobatiche flessioni sulle curve.

La passione integralista è restia a concepire E-Bike e in concomitanza, E-Scooter più o meno grandi.

Atti a sostituire vetture e pistoni, PER un MONDO che contenga il 21% di ossigeno, il 78 % di azoto, un po' di CO e CO2 (monossido di carbonio, velenosissimo, frutto di una combustione incompleta e anidride carbonica), tracce dei "gas nobili" (così definiti perchè contenuti in maniera minima nell'aria, dalla quale deriva la difficoltà e quindi il costo per la separazione), quali: ELIO, NEON, ARGON, XENON, KRIPTON e RADON; e basta!!!

Madre Natura o il Sommo Creatore avevano pensato così e tale dovrebbe rimanere l'aria.

Per il bene di NOI: TUTTI!!!

Cambiando la PROSPETTIVA della nostra visione del PIANETA, potremmo avere l'atmosfera più gradevole e respirabile.

C'E' il RENDIMENTO (globale e sintesi di più rendimenti)!!!

Un motore a "CICLO OTTO", a benzina per intenderci, ha un rendimento, costituito da quello meccanico e termodinamico, MOLTO BASSO. Del 20 / 25% e lo si intuisce anche dal consumo, sostanzialmente SEMPRE ALTO.

Con stupidità, lanciamo un pistone munito e AVVOLTO in tenute meccaniche che fanno attrito e atte a precludere la fuga, il trafilamento dei gas di SPINTA e combusti, verso l'alto. Quando ha raggiunto una buona velocità (si legga pure PAZZESCA) e la sommità del ciclo (p.m.s. = acronimo di punto morto superiore), lo fermiamo bruscamente e gli facciamo invertire il moto per farlo scendere (eccolo ora giunto al p.m.i. = punto morto inferiore). Lo riarrestiamo con la stessa VIOLENZA e gli facciamo reinvertire il moto rettilineo.

(Penso: il termine MORTO, etimologicamente parlando, così ben descrittivo e pertinentemente ascritto dai TECNICI ai cicli endotermici, tanto temuto da renderlo INNOMINATO e perciò evitato accuratamente dall'Umanità intera, c'era VERAMENTE il bisogno di tenercelo TANTO stretto per TROPPI e lunghissimi decenni?

(n.d.r.: MORTO, ossia è una salma, che non produce LAVORO, ovvero ENERGIA CINETICA (di movimento), data dalla formula, Ec = 1/2 MASSA x il quadrato della velocità e dove la massa è data a sua volta dal peso del mezzo da spostare, fratto l'accelerazione gravitazionale sulla TERRA, pari a circa 9,81 metri / secondo al quadrato) 

O avrebbe dovuto farci riflettere già da molto tempo?

Così di seguito, in un continuo lancia, frena, inverti, frena, lancia dalla parte opposta e avanti all'infinito, per trasformare il moto rettilineo e alternato dei pistoni, in moto rotatorio che, passando per il cambio e con giunti omocinetici, arriverà  finalmente ALLE RUOTE delle autovetture che usiamo abitualmente.

Un' assurdità intellettuale, ENERGIVORA, non ancora posata con GELOSO AFFETTO, nel cassetto dei ricordi.

Il ciclo DIESEL, si comporta leggermente meglio, vuoi per la minore velocità di rotazione e per altri motivi, evidenti nel minor consumo rispetto al benzina, con rendimenti del 30 / 35 %, più alti nei motori marini in ragione della bassa velocità di rotazione dell'albero a gomiti.

 

IL MOTORE ELETTRICO E'  S  U  B  L  I  M  E !!!

 

Per le perdite elettromagnetiche, per quelle nel traferro, per l'attrito volvente dei cuscinetti a sfera, avendo di per sè il movimento rotatorio che rimane tale, quindi senza bisogno di trasformazioni, i decrementi di potenza sono limitati e raggiunge facilmente rendimenti che permeano attorno all'85%!!!

(In linea di massima la grandezza, ovvero la potenza del motore ELETTRICO, è direttamente proporzionale al rendimento dello stesso = + è grande, ossia con più CAVALLI, maggiore sarà il rendimento).

Contro il 30 %, MEDIO E BASSO, dei motori endotermici!

ERGO: IL FUTURO E' A ROTAZIONE!!!

Se fossimo capaci di capirlo, adottando anche intelligenti politiche ambientali (incentivando l'ELETTRICO, non pensando unicamente alle accise sui carburanti), le metropoli, l'aria, i polmoni, i TIMPANI, ci ringrazierebbero.

Il cielo TORNEREBBE TERSO e l'AZZURRO precipuo che gli apparterrebbe di fatto, ci gratificherebbe con la sua riapparizione!

Una peculiarità interessante per i nostri bisogni e che appartiene di diritto al motore elettrico, è data dal fatto che questo tipo di propulsore NON ha bisogno di "convertitori di coppia", per esaltare o quantomeno manifestare le sue prerogative.

Le ha già intrinseche, sono peculiari della sua tecnologia!

Il cambio non serve, via gli ingranaggi,  via il lubrificante da sostituire periodicamente che che pur riducendo l'attrito, per la sua viscosità, PRODUCE anch'esso ATTRITO.

I massimi valori di potenza, per l'estesissimo range dell'elettrico, vengono espressi ed enfatizzati dalla centralina elettronica di controllo (che anch'essa purtroppo, dissipa un po'di energia in CALORE, quantunque il rendimento rimanga alto).

Si tenga presente che, in ogni caso, anche nei motori a combustione interna, la centralina elettronica che gestisce e ottimizza le prestazioni, presenta gli stessi problemi di cui sopra.

Nondimeno allo stato attuale, LA PRODUZIONE DEI VEICOLI ELETTRICI, DEVE necessariamente raggiungere un compromesso, tra AUTONOMIA e POTENZA EROGATA.

SINO A QUANDO NUOVE TIPOLOGIE DI BATTERIE, REALMENTE EFFICIENTI, permetteranno quello che per oggi è attuabile solamente con i motori a combustione interna (ciclo OTTO e DIESEL), ma per converso

PRATICABILE DA SUBITO "SULLE DUE RUOTE",

poco pesanti per antonomasia, quindi IDEALI per gli accumulatori odierni.

Allora potrà avvenire un confronto, in PISTA ma anche fuori, come è consono proporre l'Uomo.

In un tempo non molto remoto, nel 1886, i contadini TEDESCHI potevano RIDERE.

Quando a cavallo delle loro giumente, SEMINAVANO letteralmente un marchingegno astruso, complesso, COSTOSO e pertanto alla portata di pochi eletti:

il "TRICICLO BENZ", con il motore a scoppio!!!

Repetita iuvant, ma non sempre: la storia ora si sta ripetendo!

Motori endotermici dalla potenza esasperata e sostanzialmente IRRAZIONALE per andare con velocità "A CODICE", filano sulle strade del mondo, snobbando potenze che potrebbero apparire RIDICOLE.

Potrebbero, ma non lo sono, dato che per l'elettrico e nella fattispecie, è tutto conglobato in una ruota. In un mezzo leggero e senza intermediari di sorta, preposti a variare i fattori di potenza; da ciò, i rendimenti FINALI della "catena cinematica", appaiono altissimi e inconsueti, per il nostro modo di pensare.

Uno Scooter elettrico che faccia i 110 all'ora, con un'accelerazione che non è esagerato definire bruciante e con più di cento chilometri di autonomia è, a mio avviso, OPPORTUNO e APPROPRIATO per troppe occasioni.

Penso razionalmente e senza tema di essere smentito, per il 90% di quelle che si presentino da soddisfare per le nostre necessità. 

E' MOLTO!

E' TROPPO, per non pensarci!!!

Chi indirizzi la curiosità e l'interesse verso codesto promettente settore, non potrà far altro che innamorarsi del silenzio, della pulizia, delle prestazioni, dei costi di gestione che tali mezzi PORTANO IN DOTE!

Il marketing è un po' ottuso (intelligentissimo per i fini che si prefissa) e segue le mode del momento.

Arriva a far vendere a prezzi assurdamente alti, oggetti e apparecchiature che sostanzialmente, non varrebbero l'impegno economico profuso.

Impazzano sul mercato veicoli particolari, dalla personalità decisa e marcata, che riescono a conquistare con prezzi molto remunerativi per i Produttori, quote di vendita di assoluto interesse.

Si veda per esempio, come CON termini del tipo: "MINI, SMART e affiliati di vario genere", l'uomo segua  ciecamente campagne di mercato, opportunamente ben indirizzate.

Col tempo, con il diffondersi della moda silenziosa dell'elettrico, i centri cittadini pulluleranno di E-BIKE e di E-SCOOTER dalle linee invitanti.

Quando sarà "TRENDY" andare a prendere un gelato, CON LE BICI E CON LE MOTO ELETTRICHE, allora la grande massa si convertirà agli spostamenti intelligenti e razionali.

Teatralmente i posti di ritrovo più ambiti, saranno invasi dalle due ruote elettriche (bici e moto), con variegate fogge e dimensioni.

Polarizzando l'attenzione su ambiti più razionali e poco sentimentali, la metamorfosi che rappresenterà la svolta epocale verso l'elettrico, consentirà inusuali risparmi sulla manutenzione, sulla gestione periodica degli interventi, che subiranno una notevole distanza tra l'uno e l'altro, limitando drasticamente i costi.

Il motore elettrico, consta di uno statore e di un rotore, è concettualmente molto più semplice di un motore a combustione e pertanto anche l'operazione di poterlo ricaricare, come oggi ci si comporta abitualmente con un computer o un telefonino, diventerà con il tempo "user friendly", anche per i radicali estimatori del ginocchio che rasenti la strada, nei percorsi sulle statali.

Perchè ne trarrà beneficio il PORTAFOGLIO!!!

L'elettrico non ci depaupera delle prerogative consolidate alle quali ci siamo assuefatti con convinzione, ma le enfatizza e lo farà sempre con maggiore vigore, mano mano che avverrà il progresso delle batterie. 

Viceversa l'esperienza del passato, modificata, adattata, resa idonea e complementare ai nuovi bisogni scaturiti, implementata dalle nuove esperienze, sarà sempre più in grado di offrire prodotti prestanti e consoni ai nostri bisogni imprescindibili.

Con l'avvento di nuove batterie (tra qualche anno), L'ATTUALE PROPOSTA, diverrà ancora più interessante e ambita.

Con la tecnologia odierna disponibile, i MOTORI ELETTRICI sono in uno stato di evoluzione sostanzialmente FERMA E MATURA.

Il TRAGUARDO è stato RAGGIUNTO da DECENNI: il metodo è supercollaudato e affidabile.

Il successo è emblematico!!!

Sono semmai le batterie, come si diceva sopra, il vero "tallone d'Achille".

Nondimeno già da oggi, gli accumulatori "LiFePO4" con il BMS, che proponiamo convinti per i nostri Clienti, permettono in assoluta economicità, sia per le BICICLETTE che per le MOTO, autonomie di RILIEVO.

Assolutamente CONGRUE come mi piace rimarcare, per il 90 % delle opportunità, negli spostamenti quotidiani.

L'ELEVATISSIMO CICLO DI RICARICHE POSSIBILI, rafforza ancora una volta, L'IDEA della conversione alla corrente elettrica.

Una prova, POSSIBILE per mezzi che proponiamo, susciterà la VOGLIA di saltare il fosso del consueto.

 

Per PUNTARE con convinzione verso l'OPPORTUNA

TECNOLOGIA DEL FUTURO:

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Enrico Carmellini

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mtb-elettriche.it: dall'eccellenza in su

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Due viste del "TRICICLO BENZ" del 1886

(motore a due tempi, a miscela)

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www.mtb-elettriche.it

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MENU: CLICCHI una VOCE, poi SCORRENDO LA VEDE!

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mtb-elettriche.com

mtbelettriche.altervista.org

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"F  I  N  D  O  M  E  S  T  I  C"

Crediti Personalizzati per i nostri Signori Clienti, preposti per l'acquisto a rate fino a 5 anni, dei MEZZI che ci pregiamo di proporVi.

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ANCORA UNA VOLTA, NON CE L'AVREMMO FATTA SENZA TUTTI VOI!
 

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Salvatore Fiume: Le Tre Grazie!

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Fine della PAGINA 20 ("Elettrico ?") delle 26 presenti.