Sistemi di ri-SALITA, FUORI DELL'ORDINARIO... & BELLI!

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mtb-elettriche.it: dall'eccellenza in su

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Quando L'IMPENSABILE, è IRRAGGIUNGIBILE, da Enrico Carmellini si FERMA: per soddisfare i Suoi giusti auspici!

Nella MALAUGURATISSIMA ipotesi per la quale dovesse scordare il nostro MARCHIO SUESPOSTO, CI POTREBBE TROVARE COMUNQUE con i MOTORI DI RICERCA, inserendo il cognome "CARMELLINI", AFFIANCATO A: bici, biciclette, biciclette elettriche, Mountain Bike, costruzione di bici, vendita di bici, bici da 250 Watt, biciclette da 250 W, bici da 250 W.... ecc.

Se dovesse scordare il nome del nostro sito, sui MOTORI di RICERCA, digiti: -BICI(clette) CARMELLINI, oppure E-Bike Carmellini, BICI ELETTRICHE ad Arco (TN)…… ecc.!

 

 

Per qualsiasi informazione NON esiti a contattarci; anche FUORI ORARIO! SIAMO AD ARCO (TN)! L'INDIRIZZO completo e i nostri dati, sono sempre IN FONDO a TUTTE le 24 PAGINE! Telefono dell'OFFICINA (preferibile): 0464 516408, in subordine, 338 35 64 425. VERSO LA FINE di ciascuna delle 24 PAGINE di codesto SITO, troverà IL MODULO PER INVIARCI una MAIL!

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mtb-elettriche.it: dall'eccellenza in su

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Sono ammesse alla circolazione stradale e considerate biciclette a tutti gli effetti, quelle CON LA POTENZA NON SUPERIORE ai 250 Watt (0,25 KW), con la PEDALATA ASSISTITA (il cosiddetto "Pas", dove "P" sta per PEDALATA e "as" significa ASSISTITA) e con il limite di velocità, IN MODALITA' ASSISTENZA, di 25 km/ora (è consentita una tolleranza del 10%, ossia di 2,5 km/ora in più)!!!

         Cosa vuol dire questo?

Significa che nel momento in cui io prema leggermente sui pedali, il motore da 250 Watt (0,25 Kw) comincerà darmi l'assistenza; ovvero, proporzionalmente alla forza esercitata con le gambe incrementerà l'aiuto, sino a raggiungere il limite di velocità consentito di 25 Km/ora.

Dopo tale velocità, l'azionatore elettrico cesserà di "erogare il contributo" ed EVENTUALI incrementi tachimetrici (di velocità), potranno essere effettuati solo con l'apporto dell'ENERGIA MUSCOLARE (o in discesa).

(L'OTTUSISSIMO LEGISLATORE (molto meglio sarebbe definirlo "LEGIFERATORE"): -Lei vuole la BICI??? PEDALI-!!! "Se IO dovessi avere L'ASMA"? -Se la tenga-! "COM'E' UMANO LEI"!!!)

Sensore del Pas, da applicare sul movimento centrale, frontalmente al disco con i magneti (meglio se a 12)

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La circolazione delle BICI, è disciplinata dall'art. 50 del Codice della Strada!!!

* Art. 50 del Codice della Strada.
(Modifica dell'art. 24/1 della legge 3.02.03 n.14).
"I velocipedi sono i veicoli con due ruote o più ruote funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare, per mezzo di pedali o di analoghi dispositivi, azionati dalle persone che si trovano sul veicolo; sono altresì considerati velocipedi le biciclette a pedalata assistita, dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 KW la cui alimentazione è progressivamente ridotta ed infine interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h; o prima se il ciclista smette di pedalare."

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Fuori metafora, se il Governo vuole le accise sui carburanti, se "IL PIENO" ha raggiunto un costo ormai proibitivo, PENSI a UN MODO DIVERSO PER VIAGGIARE. Ci sono le BICI ELETTRICHE, con le quali potrà anche PEDALARE E MANTENERSI SANO. Esistono, voglia prenderli in considerazione, gli Scooter ELETTRICI che permettono tragitti che chiamare interessanti è divenuto ormai un eufemismo. Consentono percorrenze per quanto basti e anche in più: nel 90% dei casi!

Nel SETTENTRIONE (immagini al SUD), Lei potrebbe beneficiare dell'economicità dei mezzi proposti, PER UN TEMPO LUNGO QUANTOMENO OTTO MESI, NELL'ARCO DI UN ANNO (tolti i giorni del freddo e della pioggia). In tale PERIODO degno di nota, potrebbe scordarsi i MOTORI ENDOTERMICI e i problemi a essi correlati. Non ultimi quelli inerenti il varco dei CENTRI STORICI.

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Tradotto letteralmente dalle parole di "KYOTO" ("quello" assolutamente contrario al SURRISCALDAMENTO GLOBALE), del quale potrebbe leggere un interessantissimo resoconto con la prefazione di Albert Einstein in ULTIMA PAGINA: "La madre degli imbecilli è sempre incinta"

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mtb-elettriche.com

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Specifiche per il risparmio

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IN FONDO, a ognuna delle 26 PAGINE che costituiscono il SITO, c'è il MODULO per inviarci una Email in AUTOMATICO.                                                  Mille grazie da Enrico CARMELLINI.

TELEFONO e Fax: 0464 516408; in subordine 3383564425

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Handbike con retromarcia a velocità ridotta, Pas (pedalata assistita), pulsante per la partenza facilitata e cicalino!!!

LEI SI TROVA NEL SITO della "MOBILITA' ELETTRICA SOSTENIBILE"; nondimeno per il delicato AMBIENTE!

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Bicicletta a norma per la circolazione stradale, allestibile con il cestino per deporvi la spesa giornaliera, o altro. Monta un pregevole motore silenziosissimo da 250 Watt, azionabile con il Pas, in conformità alla normativa vigente. L'accumulatore è sganciabile, tramite una chiave, per poter essere ricaricato in qualsiasi luogo opportuno.

E' SCORREVOLISSIMA: scaricata la batteria, dopo decine e decine di chilometri, non presenta attriti superiori a quelli di un modello NON ELETTRICO. A fronte di un incremento di peso, dovuto alla motorizzazione, IRRISORIO: di SOLI 6 CHILOGRAMMI!!!

Consente 1500 - 2000 cicli di RICARICA.

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BICI e MOTO elettriche, davanti al portone EST, dell'Officina Carmellini.

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Con il PORTABICI al GANCIO DI TRAINO, i fruscii aerodinamici sono ridotti al lumicino e il consumo di carburante è SOLO LIEVEMENTE SUPERIORE al consueto. Ciò a differenza degli altri sistemi (a meno che non si tratti di trasporto ALL'INTERNO, ma allora probabilmente nella maggior parte dei mezzi, ci potrebbe stare UNA SOLA BICICLETTA, seppur elettrica). Si noti che il SUPPORTO a 4 binari (dei quali il retrostante è stato utilizzato per il pannello pubblicitario), nella parte inferiore è stato rinforzato dallo scrivente con un PUNTONE in acciaio inox, per ottenere una struttura reticolare (a triangolo).

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COMPLETANO IL QUADRO in ordine alle E-Bike: la prima pagina, Foto, Dati & Foto, Modelli; le altre servono d'aiuto.

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Da qui Messere, SI DOMINA LA VALLE, ciò che si vede è!

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A valle, sulla destra, si noti ARCO, disposta per l'appunto ad ARCO, alla base della rupe dell'omonimo CASTELLO. A sud, alla sommità settentrionale del Lago di Garda che sancisce la fine della "Piana del Basso Sarca" ("LA BUSA" = la buca), si veda il piccolo Monte Brione. "Vetta", è ovvio,  DOMINA su TUTTO!

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"VETTA" posteriore (REAR) da 1000 / 1500 Watt!

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BIMOTORE: anteriore (FRONT) da 250 Watt e POSTERIORE (REAR) da 1500 Watt. DUE BATTERIE: ciascuna dedicata al PROPRIO MOTORE!

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"PER RAGGIUNGERE LA VETTA la MIA E-Bike è perfetta"!

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Esempio di luogo incontaminato, raggiungibile con estrema facilità, dalle nostre E-Mtb biammortizzate. Allestite secondo le nostre SPECIFICHE.

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"VETTA", a TRAZIONE POSTERIORE, motorizzabile in una vasta gamma di potenze.

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SPECIFICHE INDICATE PER RAGGIUNGERE (quasi) ogni LUOGO: la LOCALITA' FOTOGRAFATA sopra alle DUE ILLUSTRAZIONI delle BICI, è raggiungibile con estrema facilità! Con la TRAZIONE ANTERIORE o POSTERIORE, con 1000, oppure 1500 Watt!!!

Per i percorsi più impervi, ripidissimi e con massi sporgenti in rapida successione, la TRAZIONE INTEGRALE da 2000, o per esagerare da 3000 Watt, fornendo motricità ad AMBEDUE LE RUOTE, come peraltro si è abituati a ragionare per alcune AUTOVETTURE, o ancor meglio per i FUORISTRADA, permette di arrivare a mete IMPENSABILI: dove la tranquillità regna sovrana.

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Signori, provino a IMMAGINARLA ALLESTITA in conformità alle NOSTRE SPECIFICHE: con le MOTORIZZAZIONI che vorranno valutare, in base alle Loro esigenze precipue!

Considerazioni, SPECIFICHE e peculiarità delle E-BIKE

      E' pacifico che per una Persona che pesi un po'più del dovuto (si reputa correntemente che la "norma" del peso del conducente delle bici elettriche si aggiri sui 65/70 Kg), in presenza di determinate salite, il mezzo preposto si manifesti ..... INSUFFICIENTE  (250 Watt sono esigui).

 

L'amplissima gamma di motorizzazioni che la nostra Officina è in grado di proporre ai Signori Clienti, è sicuramente in grado di soddisfare qualsiasi problema di motricità, correlata comunque ad AUTONOMIE interessanti.

       PER ESIGENZE ESTREME, le motorizzazioni proposte all'ANTERIORE, o al POSTERIORE, da 1000, oppure da 1500 Watt, o entrambe addirittura presenti, assecondano con efficacia quanto si auspichi. Nel puro divertimento, sugli sterrati anche più scabrosi, caratterizzati da pendenze marcate, ritenute comunemente "IMPOSSIBILI"!

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Nel momento in cui si voglia arrivare a determinate altitudini, la MTB a TRAZIONE INTEGRALE da 3000 Watt, è un...... MOSTRO di potenza e NON LA FERMA NESSUNO. Solo per citare la mia esperienza "DAL VIVO"tempo addietro avevo calettato alla forcella posteriore un carrello e con due bambini sul medesimo, accompagnati pure dagli immancabili giochi, avevo percorso una ripida e lunga mulattiera: E' INARRESTABILE! Si possono raggiungere con una facilità incredibile i luoghi più INACCESSIBILI!!!

      La TRAZIONE POSTERIORE è probabilmente la più gestibile. Il conducente, staziona con il suo peso preminentemente in prossimità della ruota retrostante, caricandola dei suoi chilogrammi. In conseguenza a ciò è difficile farla slittare. Nondimeno con tale conformazione, spostando il busto all'indietro e accelerando bruscamente, è anche possibile farla impennare. Il motore preposto più idoneo lo considero quello da 1500 Watt.

       Però, però, però, come sempre accade sulla terra, per ogni fattore positivo, c'è il rovescio della medaglia.

          Sussiste il carico dovuto al motore, la batteria pesa, il Conducente grava sulla sella e la distribuzione delle masse sospese, tanto cara ai costruttori di macchine sportive che ambiscono ad avere l'equivalenza dei carichi sugli assi anteriore e posteriore, con siffatta distribuzione, diviene penalizzante per l'avantreno.

       Per codesta ovvia ragione, ripartendo il peso della ruota motrice sull'asse anteriore (ben 6 Kg) e ponendo la batteria sopra alla ruota posteriore, si ottiene un buon compromesso nella distribuzione delle masse (40% davanti, 60% dietro), a tutto vantaggio della stabilità e della tenuta di strada, specialmente sulle sconnesse discese di montagna.

       Un altro aspetto particolarmente apprezzato nelle MTB, che induce alla scelta dell'ANTERIORE nel caso d'una monomotore, è il dispositivo della frenata rigenerativa (Kers).

SOSTANZIALMENTE, SI TRATTA DI UN SISTEMA PER IL RECUPERO DELL'ENERGIA CINETICA (ossia dell'energia dovuta al movimento), NELLA FASE DI DECELERAZIONE O DI FRENATA, PER TRASFORMARLA IN CORRENTE ELETTRICA. FINALIZZATA ALLA RICARICA DELLE BATTERIE. In assenza di tale ausilio, che peraltro contribuisce a rallentare la BICI, l'energia del movimento inerziale, verrebbe inutilmente dissipata in attrito e di conseguenza calore, nei meccanismi preposti all'arresto del mezzo, suscettibili peraltro in assenza di codesto dispositivo, di un'usura più rapida.

       Detta applicazione, che entra in funzione nel momento in cui si prema leggermente una delle leve dei freni, oltre a trsformare il motore in GENERATORE DI CORRENTE, induce per converso, UN COMPORTAMENTO ASSAI GRADEVOLE.

 Per non dire, con un termine più appropriato, AUSPICATO!

       Il PROPULSORE, nel momento in cui divenga a tutti gli effetti una dinamo, INDURISCE LA ROTAZIONE DELLA RUOTA SULLA QUALE E' MONTATO, anche notevolmente; agendo perciò in concordanza coi freni.

Apprezzabile è il fatto che, azionando il freno POSTERIORE con leggerezza e tenendolo un po'premuto, subentra quasi subito il freno motore, il quale decrementa la velocità, anche in base a valori PRE-PROGRAMMATI dall'Utente. Rendendo superfluo l'uso del freno anteriore, che non serve, nei rallentamenti più dolci.

       Sinteticamente per rallentare, basta tirare appena la leva DEL FRENO POSTERIORE (oppure quella dell'ANTERIORE). Il meccanismo NON LAVORA, per il semplice motivo che le pastiglie dei freni, NON siano entrate in contatto con il relativo disco. In tal modo, SOLAMENTE il FRENO MOTORE, DECELERA il VELOCIPEDE.

IN ASSENZA DI USURA!!!

       RIMARCO: -L'effetto freno motore è programmabile in modo continuo, dallo zero % al 100 %, mediante un COMPUTER, un cavetto USB preposto e naturalmente, l'apposito programma (rimappatura della centralina INTERNA al motore)-.

        Da ciò deriva che, incrementando la "funzione dinamo", contestualmente e in modo direttamente proporzionale, aumenta anche l'effetto frenante fino a risultare alquanto MARCATO, ma esagerando  nel volere di più nella programmazione,  potrebbe addivenire persino INVADENTE.

       Per decrementi più efficaci, coadiuvando la DECELERAZIONE IN ATTO dovuta al "GENERATORE", con l'azionamento deciso delle LEVE DEI FRENI, gli spazi di ARRESTO diverrebbero insolitamente CORTI.

Strabiliante, provare per credere!

       Per non snaturare la MTB, che secondo il sottoscritto non dev'essere una moto, montando un motore ANTERIORE da 1500 Watt, con un idoneo cambio al posteriore e tre ruote dentate solidali ai pedali OPPORTUNAMENTE DIMENSIONATE per le bici elettriche, si può ottenere il massimo del divertimento.

       IN PRESENZA DELLA TRAZIONE ANTERIORE, assecondando il moto con il contributo della pedalata (che giova tantissimo al metabolismo umano), SI HA di fatto, UNA TRAZIONE INTEGRALE; che contestualmente diminuisce il consumo!!!

       La BIAMMORTIZZAZIONE (full suspended) coadiuvata da una sella comoda, assicura un comfort INCONSUETO, non disgiunto da una minore sollecitazione "della meccanica", che con tale conformazione diviene affidabilissima.

La scelta, della DOPPIA AMMORTIZZAZIONE (full suspended) RISULTA VINCENTE, specialmente nei percorsi più impegnativi. Quando le deformazioni elastiche assorbite dagli organi di smorzamento, paiono rendere la massa, molto MINORE. 

Nella ricerca incessante della TOTALE sicurezza dell'Utilizzatore, che nondimeno potrebbe interessare anche altri Utenti che viaggino vicini a Lui, o che comunque possano in qualche maniera interagire, in caso di TRAZIONE ANTERIORE e con I MOTORI DALLA COPPIA ELEVATA, installiamo sulla forcella un ulteriore rinforzo, preposto a evitare rotture indesiderate.

Infatti il TERZO PRINCIPIO DELLA DINAMICA, sinteticamente sancisce che: -A ogni AZIONE, corrisponda una REAZIONE (ovvero una forza di pari entità, ma di verso contrario = nella direzione opposta) UGUALE E CONTRARIA-.

Forti di tale considerazione e in totale asservimento al principio FISICO suesposto, applichiamo, nel punto dove la ruota ANTERIORE (o POSTERIORE) venga fermamente bloccata, UN RINFORZO.

Atto a contrastare le poderose forze in gioco, che altrimenti si scaricherebbero su una sezione TROPPO PICCOLA e non idonea ad assicurare la sicurezza di marcia!!!

Al capitolo seguente ("MODELLI") della nostra esposizione, una foto esplicativa correlata a una breve didascalia, chiarirà più di tanti giri di parole, in che cosa consti il nostro modo di concepire "L'AFFIDABILITA' TOTALE". 

 

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E-Mtb, BIAMMORTIZZATA "VETTA", motori posteriori, allestibili con varie potenze: 350-400-500-700-750-1000-1500 Watt.

Carter copribatteria "MADE IN CARMELLINI", realizzato in ALLUMINIO preverniciato a polveri, fissaggio a molla (si noti sul fianco il foro per inserire lo spinotto per la ricarica).

Sopra al medesimo è possibile, a richiesta, montare una BORRACCIA con la relativa staffa; mentre laterali si potrebbero collocare UNA o DUE BORSE. Frontalmente al MANUBRIO, un MARSUPIO portachiavi e altro.

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"VETTA" POSTERIORE: 3 corone ai pedali e 7 sulla "RUOTA LIBERA".

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"VETTA", a trazione posteriore; per l'ottimizzazione della distribuzione delle masse sospese.

E-Mtb "VETTA", autonomia in pianura pedalando (così il motore consuma meno) dai 43 ai 45 km; in salita, sempre con la stessa modalità, circa 26.000 metri.

CON IL MONTAGGIO SUL MEZZO DEL NOSTRO ESCLUSIVO "Pas MODULARE", in grado di "PERCEPIRE" la velocità di rotazione dei pedali e quindi di variare conseguetemente l'intensità e la frequenza dei micro impulsi di ENERGIA MOTRICE, l'autonomia salirebbe in pianura, a ben 60 - 65 chilometri, ovviamente con la batteria consueta ( LiFePO4 da 48 Volt; 10 Ah, tra l'altro in grado di assicurare, 1500 - 2000 cicli di ricarica).

Queste prestazioni sono ottenibili con il propulsore più potente da 1500 Watt; mentre per il 1000 Watt i metri percorsi, aumenterebbero di un ulteriore 10%.

Da noi troveranno sempre accumulatori LiFePO4, oppure agli ioni di LITIO, per ottenere percorrenze più elevate.

Quest'ultime, con le 800 ricariche possibili, sono in grado di permettere mediamente, QUATTRO, oppure CINQUE anni d'encomiabile lavoro. In attesa della prossima generazione di alimentatori più performanti, meno costosi, con minor ingombro e peso, a parità di prestazioni.

Il "BMS" (Battery Management System), che montiamo sugli accumulatori, assicura la lunga durata degli stessi.

Se il Signor Cliente, volesse optare per le batterie agli IONI DI LITIO dalla tensione nominale di 48 Volt e da ben 20,4 Ah, le AUTONOMIE RADDOPPIEREBBERO, a fronte di un PESO di "SOLI" 7,1chilogrammi; UN RECORD per la tecnologia attuale!

Sarebbe altresì possibile installare dietro alla sella, al posto di quello visibile sulle consuete foto, un accumulatore LiFePO4 con la stessa tensione, ma dalla capacità di 20 Ah. Anche in tal caso la percorrenze diverrebbero DOPPIE; purtroppo a scapito di una massa sospesa non indifferente: di ben 12 chilogrammi!

 

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Ha un MOTORE ANTERIORE da 250 Watt, funzionante con una BATTERIA a borraccia, ESCLUSIVAMENTE PREPOSTA per POTER CIRCOLARE SULLE STRADE. In più, c'è il motore POSTERIORE da 1500 Watt, con la BATTERIA DADICATA! Per il DIVERTIMENTO nel FUORISTRADA!!!

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EccoLe il celeberrimo "lato B" della "DUAL POWER SUPPLY"

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I MOTORI senza spazzole (BRUSHLESS) a magneti permanenti, che ci onoriamo di proporvi nel corso dei codesta rassegna, sono reversibili e divengono a tutti gli effetti GENERATORI DI CORRENTE, nella fase della frenata rigenerativa. Com'è ampliamente spiegato nel sito!

La stessa è suscettibile di essere modificata in più o in meno e il fattore è determinante per riuscire a FRUIRE nella maniera più vantaggiosa possibile, del flusso medio del vento nelle varie località. In maniera tale da ottenere, considerando i parametri ambientali, la grandezza / efficienza DELLE PALE del GENERATORE, la velocità di rotazione più performante, in relazione anche al luogo di collocazione, per la produzione dei Watt.

Acquistando un MOTORE / GENERATORE, non inserito in una ruota di bicicletta, con un cavo di programmazione, dotandosi di un COMPUTER munito dell'idoneo programma, è possibile modificare a piacimento i parametri di ricarica e quindi nello stesso tempo, anche la resistenza opposta alla forza di rotazione prodotta dal vento. La capacità di generare ENERGIA, diverrà tanto maggiore, quanto più sarà intenso lo sforzo per muovere il rotore (direttamente proporzionale).

Con ciò, è possibile auto costruirsi un piccolo GENERATORE EOLICO, magari con un motore da 250 Watt, all'uopo di caricare un accumulatore che dia energia per gli usi più disparati.

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PARTICOLARI per le E - BIKE e ACCUMULATORI LiFePO4

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Le batterie che ci onoriamo di proporVi, sono sempre della migliore qualità e a ALTA CAPACITA' DI SCARICA. Le tecnologie, riguardano la tipologia LiFePO4 (ovvero ai fosfati di FERRO - LITIO), che assicurano più di 1500 ricariche (le prove di laboratorio asseriscono più di 2000, ma codeste è meglio NON prenderle pedissequamente alla lettera, dato che sono standardizzate; nella pratica la costante è la VARIABILE CONTINUA e pertanto la situazione peggiora).

Le LiFePO4 si caratterizzano per un peso maggiore, a parità di capacità, rispetto alle Li-Ion ("ioni di LITIO"; così, stranamente denominate, anche se GLI IONI sono presenti in tutti gli accumulatori al LITIO).

Anche questa seconda tipologia, è racchiusa nel medesimo CASE d'alluminio, per cui presenta le stesse dimensioni d'ingombro al millimetro. Con la peculiarità d'avere un peso addirittura MINORE (RIMARCO NELLO STESSO INVOLUCRO), pur moltiplicando la capacità (espressa in Ah, ossia la quantità di elettroni contenuta, in amperora) per il fattore 1,5. Da ciò, risulta palese che LE PERCORENZE AUMENTINO DEL CINQUANTA PER CENTO, passando dai 10 Ah di una LiFePO4, ai 15 Ah di una Li-Ion!!!

Le case produttrici (al solito) sbandierano ricariche possibili nell'ordine di 800 - 900 - 1000 e più.

Per la mia esperienza, Lei consideri possibili, all'incirca 600 ricariche.

Tutte la batterie sono estraibili e sono assicurate alla BICICLETTA ELETTRICA tramite un NASELLO ANTFURTO, sbloccabile con un movimento di PRESSIONE VERSO L'INTERNO e CONTESTUALMENTE di ROTAZIONE ANTIORARIA della chiave d'accensione.

CARICABATTERIE

I caricabatterie sono particolarmente curati, si trovano protetti da un involucro in alluminio e presentano due spie. Una ROSSA, che indica l'alimentazione quando s'accenda l'interruttore, mentre l'altra è INIZIALMENTE ROSSA, per divenire VERDE a carica COMPLETATA.

Si noti, al fine di preservare i contatti elettrici, la sequenza.

Per evitare scintille, ovvero le piccole sfiammate assolutamente deleterie per la durata dei CONTATTI, per la fase di ricarica s'inserisca dapprima lo spinotto nella BATTERIA A CORRENTE D'ALIMENTAZIONE SCOLLEGATA. Si colleghi la spina dell'alimentatore nella PRESA  da 220 Volt (raccomando: non in quella per il culo che non sortisce effetto!!!), si verifichi che l'interruttore sia acceso e DIMENTICHI pure il caricatore anche per più d'un giorno: TANTO E' AUTOMATICO e non succede nulla (i due Led, ROSSO e VERDE, presentano un consumo insignificante e sanciscono il "MANTENIMENTO")!

PER SCOLLEGARE, bisogna disinserire PRIMA la corrente dal 220 Volt e POI togliere lo spinotto dalla batteria. In 4, oppure 4,5 ore, la carica è ripristinata!!!

INVECE, L'OTTANTA % della CAPACITA' NOMINALE, la si può raggiungere in circa DUE ORE.

I "rabbocchi" di corente non sono dannosi, anzi fanno bene e non conviene MAI scaricare completamente gli accumulatori, anche se il BMS sempre presente, assicura la salvaguardia degli elementi delle singole celle.

 

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Kit, per la motorizzazione da 250 Watt, completo di centralina, batteria, caricabatterie ecc...; conforme alla normativa vigente.

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Motore BRUSHLESS applicato nella ruota posteriore; potenza di 1000 - 1500 Watt.

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Vista del cavo del sensore della frenata rigenerativa sulla leva del freno (oltre alla guaina per lo stesso), del selettore a rotazione del cambio, dei LED per lo stato della carica della batteria, del pulsante ROSSO per i FANALI e della leva dell'acceleratore a pollice. In alternativa, è possibile montare l'acceleratore a MANOPOLA, di tipo motociclistico.

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Centralina di controllo dei motori "Brushless".

Nella maggior parte delle nostre biciclette è incorporata all'interno delle stesse. E' visibile il claxson e una serie di connettori.

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Per ogni serie di celle è previsto il BMS per la gestione/protezione.

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Batteria LiFePO4, da 20 Ah o da 30 Ah, con caricabatterie.

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E-Bike  M   A   D   E   in CARMELLINI per. ind. Enrico

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Lei andrebbe, andrebbe, andrebbe e non si fermerebbe mai: nemmeno sotto la pioggia!

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Per le pressanti richieste pervenuteci da molti, ci pregiamo proporVi ANCHE batterie diverse, RISPETTO alle LiFePO4.

Presentano in un PESO MINORE, una più ALTA capacità d'ACCUMULO, seppur nelle STESSE misure d'ingombro!

Per converso, assicurano 600-800, cicli di ricarica!

L'unico svantaggio della batteria al Li-Ion è che presenta un degrado progressivo anche se non venga utilizzata (ha una durata di conservazione fissa, in inglese "shelf life", a partire dal momento della fabbricazione, indipendentemente dal numero di cicli di carica/scarica). Questo svantaggio non è molto pubblicizzato e pertanto è quasi sconosciuto .

Batteria, agli ioni di Litio, da 48 Volt e 20,4 Ah; peso 7,1 chilogrammi!

Batteria analoga, ma da 17 Ah; massa sospesa sulla BICI, di 6,8 chili!

Stessa tipologia, ma da 15 Ah; l'ago della bilancia si ferma a 6,4 Kg! 

 

TUTTE, RIGOROSAMENTE CON IL "BMS"; atto a sancire il raggiungimento di un numero elevatissimo di ricariche, dato che nel momento in cui PER l'USO, le batterie raggiungano la soglia minima di tensione consentita, staccano l'erogazione per prevenire il deterioramento.

Con gli accumulatori agli IONI DI LITIO, appare evidente che i TRAGITTI si allungherebbero in maniera oltremodo significativa, A SCAPITO DEL NUMERO DELLE RICARICHE POSSIBILI!

Rispetto alla Li FePO4, da 48 Volt e 10 Ah, montate di serie sulle nostre biciclette elettriche, con quelle agli IONI DI LITIO da 20,4 Ah, le percorrenze RADDOPPIEREBBERO.

Con il tipo da 17 Ah, il fattore di conversione in ordine alla percorrenza, diverrebbe 1,7!!!

Ossia, a TITOLO DI ESEMPIO, se con una "VETTA" da 1500 Watt, con la batteria CHE ABBIAMO SEMPRE PROPOSTO CONVINTI, si avrebbero MEDIAMENTE a disposizione in pianura, 42, o 45 chilometri che non sono affatto male, moltiplicando il valore in lunghezza della strada possibile per 1,7, si otterrebbero, ovviamente nelle stesse condizioni, ben 75 km all'incirca di tragitti percorribili.

In salita, l'autonomia DEGNA DI NOTA, sarebbe nell'ordine dei 45 chilometri (ossia i 26 km delle LiFePO4 da 10 Ah, moltiplicati per 1,7).

Il RADDOPPIO DELLE PERCORRENZE (90 in pianura e 50 e più in salita), CON IL PRIMO DEI MODELLI DESCRITTI, DOVREBBE INDURRE A un'OPPORTUNA RIFLESSIONE!!!

E' LAPALISSIANO che per ottenere le percorrenze ascrivibili all'ultimo modello suesposto (da 15 Ah), basti moltiplicare la lunghezza delle strade possibili per la batteria considerata come CAMPIONE COMPARATIVO (da 10 Ah), per il fattore di conversione 1,5.

A Lor Signori, l'arduo compito di trovare il valore del prodotto; operazione da svolgere  magari a mo'di sonnifero: per la BUONANOTTE!

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Jacques de La Palice

Jacques II de Chabannes de La Palice, a volte modernizzato in Lapalisse, è stato un militare francese, maresciallo di Francia, signore di La Palice, Pacy, Chauverothe, Bort-le-Comte e Le Héron.

 

ETIMOLOGIA DI LAPALISSIANO

Come è evidente, questa parola deriva come varie altre, dal cognome d'una persona.  Si tratta, per la precisione, di Jacques II De La Palisse, signore di Chabannes. Era  un generale francese rinascimentale, nato nel 1470 e morto nel 1525. Contrariamente a  quanto si sarebbe portati istintivamente a credere, egli non era noto per dire  frasi del tutto ovvie; di lui si ricordano le gesta belliche della battaglia di Marignano, che videro impegnate le truppe di Francesco I contro quelle di Massimiliano Sforza, alleato degli Svizzeri.
In realtà, il motivo per cui il termine “lapalissiano” ha assunto il  significato che oggi conserva è che dopo la morte di La Palisse (che avvenne  nella battaglia di Pavia)
i suoi uomini composero una strofetta, o forse è meglio dire  un elogio funebre, contenente un’ovvietà.

Alcuni scrivono che  l’elogio contenesse il detto:

«Un quarto d’ora prima di morire era ancora  in vita».

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